Brano: [...]o. Poiché il leader neutralista insisteva dichiarando di voler rispettare gli accordi di Ginevra, nell’agosto del 1958 il gruppo filoamericano di Boun Oum, Phui Sananikone e del generale Phumi Novasan si impadronì del potere con un colpo di stato.
Il nuovo governo iniziò subito una vasta azione poliziescomilitare per reprimere le forze della Resistenza, cui si era unita una parte della frazione neutralista dando vita alla nuova organizzazione Neo Lao Haksat (Fronte patriottico di liberazione). L'azione repressiva fallì e, per impedire la caduta del governo Sananikone, nel gennaio 1960 il generale Novasan instaurò una dittatura militare. L'intero schieramento neutralista si ribellò e nell’agosto dello stesso anno il colonnello Kong Le fece un controcolpo, riportando al potere Souvanna Phouma. A questo punto gli americani non esitarono più e decisero di intervenire in prima persona. Il generale E. G. Lansdale, del Comando della S.E.A.T.O. (l'alleanza militare dei paesi del Sudest asiatico, controllata dagli U.S.A.), prese la direzione delle operaz[...]
[...]ionistiche al servizio del governo statunitense, cominciarono un intenso lavoro di smantellamento di quegli accordi, appoggiando con tutti i mezzi la frazione militarista di destra e scatenando una vera e propria campagna di terrore che, nell'aprile 1963, culminò nell’assassinio del leader neutralista Quinim Pholsena. A quel delitto seguì l’uccisione, per mano di sicari, di decine di dirigenti politici e sindacali della sinistra.
Di fatto, il Neo Lao Haksat fu costretto ad abbandonare Vientiane e a ritornare nella provincia di Xieng Kuang, da dove riprese la lotta armata contro gli americani. Immediatamente questi ultimi lanciarono contro il Pathet Lao una serie di campagne militari (note come le « Tre frecce », la « Freccia vittoriosa », ecc.) che non ottennero alcun successo e contribuirono anzi a spostare sempre più larghi strati della pooolazione su posizioni di lotta antiamericana.
Per fronteggiare la grave crisi politica provocata dall’iniziativa delle forze popolari, i generali Kuprasith e Sino, appartenenti all’estrema destra, il 19.4[...]
[...]ll’estrema destra, il 19.4.1964 si impadronirono con un ennesimo colpo di Stato del governo, liquidando tutti i residui del gruppo neutralista. Questo si dissolse e la sua maggioranza raggiunse, al Nord, il Pathet Lao che da quel momento prese il nome di « Esercito popolare del Laos ».
La guerra di liberazione
Il 13.10.1965 le forze patriottiche e popolari laotiane tennero al Nord una « Conferenza politica nazionale
di alleanza » tra il Neo Lao Haksat e le « Forze patriottiche Lao », varando un programma politico basato sui seguenti punti essenziali: salvaguardia della pace, della neutralità, della sovranità, della indipendenza, dell’unità e dell’integrità territoriale del Laos nel rispetto e nell’esecuzione degli accordi di Ginevra, di Zurigo e della Piana di Jarra del 1962; lotta contro l’intervento politico, economico, militare degli U.S.A. nel Laos; garanzia al popolo laotiano del diritto di decidere da solo del proprio avvenire, senza alcuna ingerenza straniera; lotta con perseveranza per l’applicazione di un programma di unione nazio[...]